[26.1.19] Contro i « fatti compiuti » 243 un mondo irreale. Si dice che Lloyd George, durante il soggiorno di Wilson a Londra, sia riuscito a fargli ritirare definitivamente il pili importante dei 14 punti, la libertà dei mari. La conferenza della pace ha lanciato un nuovo appello di Wilson che è un rimprovero e una minaccia per le piccole Nazioni (polacchi, cechi, jugoslavi), che hanno occupato od occupano colla forza territori fuori delle linee di armistizio per mettere la conferenza della pace davanti ai fatti compiuti. Questi ex sudditi austriaci sono assai impertinenti; ma si regolano sul cosi detto articolo quinto: «Chi è in possesso ha vinto.» La sera saluto tutti i miei carissimi collaboratori e parto per Milano e Parigi. 26-27 Gennaio. Presiedo a Crespi una solenne funzione religiosa a suffragio degli operai morti in guerra. Sono 61 su 600 mobilitati. È una percentuale alta; ma specialmente nel primo anno di guerra i miei operai si buttavano sempre al taglio dei reticolati colle cesoie. Non si conosce un eroe più modesto e più genuino del semplice soldato bergamasco. Ho presieduto in prefettura una commissione per la distribuzione della carne. Ieri 26 la conferenza della pace ha tenuto una importante seduta plenaria, dedicandola alla fondazione della Società delle Nazioni. Hanno pronunciato ispirati discorsi Clemenceau, Wilson, Lloyd George e Orlando. Fu approvata la mozione relativa alla Lega, e alla redazione del suo statuto con la nomina di due rappresentanti per ciascuna delle grandi Potenze, e cioè Wilson e Hoover per l’America, Robert Cedi e Smuts per l’Inghilterra, Bour-geois e Larnaude per la Francia, Orlando e Scialoia per l’Italia, Chinda e Olciano per il Giappone. Le altre potenze eleggeranno complessivamente cinque delegati. Le piccole Potenze hanno protestato, volendo un maggior nu-