[27.rv.19] Comunicato Lane 479 crastinarla e speravano che si trovasse un componimento prima che Wilson effettuasse il suo intento. Mi comunica anche confidenzialmente che Wilson, dopo aver annunciato a Glemenceau ed a Lloyd George la consegna del suo manifesto alla stampa, aveva subito aggiunto che, nonostante la divergenza politica, gli alleati e l’associato dovevano continuare all’Italia gli aiuti finanziari e gli approvvigionamenti di grano e carbone. Loucheur mi assicura che mi terrà al corrente dello sviluppo della situazione. Alle 19 nuova riunione con De Martino e coi tre ambasciatori, e questa volta in un salotto che fa parte dell’appartamento di Orlando, per essere in diretto contatto coi suoi uffici e coll’ufficio stampa. Espongo la mia impressione sulla visita a Loucheur. Il ministro dell’interno degli Stati Uniti, Lane, ha fatto un comunicato alla stampa americana, nel quale dichiara che anche Lloyd George e Clemenceau si oppongono alla attribuzione di Fiume all’Italia. Ma la delegazione americana per la pace in Parigi ha comunicato a sua volta ai giornali che il comunicato del ministro Lane non ha carattere ufficiale. Comunque, questa dichiarazione di un membro del Governo degli Stati Uniti, che è assolutamente estraneo alla conferenza, mi appare strana, ed io chiedo ai miei colleghi ambasciatori e a De Martino quale sia la loro precisa impressione sull’atteggiamento di Lloyd George e di Clemenceau riguardo alla questione di Fiume. Bonin risponde che stamane egli ha fatto un passo verso Pichon, nell’intento di chiarire l’atteggiamento di Clemenceau allo stesso riguardo. Ma ha potuto cavarne poco. Pichon è nostro buon amico, ma ha una paura indicibile di Clemenceau: si è perciò tenuto sulle generali. Bonin ha riassunto il suo colloquio con Pichon in due telegrammi a Sonnino, e ce ne dà comunicazione (r). Nel (1) Vedansi documenti n. 2 e 3.