[3 .xn. 18] Conferenze preliminari di Londra 213 Mi reco poi a far visita al delegato finanziario americano Grosby ed espongo anche a lui tutto il programma italo-francese. Sonnino mi trattiene a pranzo alPHòtel Garlton ed ho cosi occasione di dare anche a lui tutti i dettagli delle conversazioni avvenute. Lloyd George, assistito da Bonar Law (Cancelliere dello Scacchiere), da Balfour (ministro degli esteri), da Sir Henry Wilson (capo dello stato maggiore imperiale) e da Sir Maurice Hankey (segretario del comitato di difesa dell’impero), ha oggi presieduto la prima riunione interalleata per fissare le condizioni di pace, composta da lui, da Clemenceau e Foch per la Francia, da Orlando e Sonnino per l’Italia. Si tratta solo di delineare un programma, perché nessuna decisione definitiva sarà presa prima dell’arrivo di Wilson, presidente degli Stati Uniti, che domani partirà per l’Europa e che è atteso a Parigi fra otto giorni. Le sedute di questa prima serie di conferenze per la pace hanno luogo a Downing Street nella residenza ufficiale del Primo Ministro britannico, che Orlando mi ha entusiasticamente descritta come una antica casa inglese, di piccoli locali ermeticamente chiusi, ripiena di oggetti interessantissimi e di meravigliosi ricordi storici. 3 Dicembre. Preparo il materiale per la discussione, valendomi di Giuffrida, Attolico, Mosca e Stobbia, e poi ho una lunghissima seduta con Orlando e Sonnino su tutti i punti che essi dovranno prospettare agli Alleati. Oltre al grande progetto della costituzione di una banca internazionale che, a mio avviso, garantirebbe il mondo dai pericoli di un disordine che altrimenti mi sembra fatale, bisogna far subito decidere la consegna della flotta commerciale austro-ungarica all’Italia, in parziale sostituzione del 6o°/0 della flotta italiana che è stato colato a picco dai sommergibili tedeschi. Si tratta di un blocco di