302 Rivendicazioni albanesi [24.11.19] 24 Febbraio. Nuove riunioni della commissione per la convenzione di libero transito, e della commissione per il blocco. Nella commissione finanziaria che presiedo al posto di Salandra, si discute vivamente sugli argomenti da trattare fra alleati, che la delegazione americana ottiene di raggruppare sotto il titolo: « altre questioni sottoposte », per cercare di diminuirne l’importanza. Si discute anche sulla cooperazione interalleata in vista di aperture di credito presso i neutri e su gli interessi finanziari della Russia. Nel Consiglio Supremo oggi è stata sollevata una questione finanziaria, che è stata rinviata alla commissione finanziaria interalleata che io presiedo. Si tratta del pagamento di cedole del debito austriaco che vengono a scadere il i° marzo e che restano in sospeso, perché il Governo austriaco, l’ungherese e gli altri Governi responsabili del debito non si mettono d’accordo circa la quota parte spettante a ciascuno su tale pagamento. È stato udito lungamente Turkhan Pascià, capo del Governo provvisorio eletto dall’Albania il 25 dicembre, e che ha fatto una lunga esposizione delle rivendicazioni albanesi. Egli ha chiesto l’autonomia per il nuovo Stato albanese e la restituzione di tutti i territori che gli Stati confinanti hanno usurpati e tendono a mantenere sotto il loro dominio, dimostrando con artificio che le popolazioni sarebbero greche o jugoslave, mentre sono effettivamente albanesi. È stato poi deciso d’inviare immediatamente in Polonia le due divisioni polacche costituite in Francia sotto il comando del generale Haller. Le notizie che arrivano dalla Germania sono confuse. Come in Baviera anche nel Baden gli spartachiani si sarebbero sollevati ed avrebbero occupato Mannheim, liberato i prigionieri e costituito un nuovo Governo re-