262 L'emiro Feisal [8.11.19] struzione del mondo sconvolto dalla guerra, ed alle conquiste del socialismo, in comune coi socialisti di tutti i paesi, nello spirito ed al servizio dell’Internazionale ». Tale dichiarazione è stata votata, con qualche riserva dei delegati francesi, che fanno colpa ai socialisti tedeschi di non essersi opposti alla guerra e di avere cosi costretto i socialisti francesi a battersi per la difesa della loro libertà e della loro patria. Con quest’atto si ritiene aperta la via alla ricostituzione dell’internazionale socialista. I due socialisti italiani, Morgari e Casalini, si erano ritirati dalla conferenza, ritenendo che il suo indirizzo non fosse nello spirito del programma di Zimmerwald e cioè non abbastanza estremista. Evidentemente il partito socialista italiano è più avanzato verso i metodi russi che i partiti socialisti degli altri paesi. Ieri il Consiglio Supremo ha udito l’emiro Feisal, che ha esposto le rivendicazioni arabe. L’emiro Feisal è l’eroe della guerra d’Arabia. Alto, olivastro, bello, in abito europeo elegantissimo, col capo cinto da un magnifico turbante di stoffa bianca trapunta d’oro, non ride mai, non muove mai un sol muscolo del viso, dà l’impressione della forza e della fatalità. Lo accompagna il colonnello inglese Lawrence che è stato il più valido collaboratore del movimento arabo. Esso pure porta il turbante e sembra un arabo più che un europeo. Dicesi che Lawrence appartenga all’ Intelligence Service di Londra e ne sarebbe il puro eroe, con caratteristiche di eroe da romanzo. È stato l’organizzatore della campagna araba contro turchi e tedeschi, dal Mar Rosso alla Siria. Feisal chiede per bocca di Lawrence la creazione di un grande Stato arabo indipendente assistito da una sola potenza europea, evidentemente l’Inghilterra. Questo discorso è ostico ai francesi, che vogliono la Siria. 8 Febbraio. Alle 10 riunione della Comissione economica, presenti Baruch per l’America, Sir Hubert Llewellyn Smith per