256 Organizzazione della conferenza [3.11.19] concludere sulla parte politica, viene la commissione per le responsabilità della guerra, che ha ancora in vista l’impiccagione del Kaiser. A questo colossale complesso di studi, di esami, di decisioni, che deve rinnovare la carta geografica di cosi vasta parte del globo, deve seguire un complesso non meno grandioso, quale deve essere quello della determinazione dei principii sociali ed economici che dovranno regolare i rapporti di diversi Stati e dei diversi gruppi etnici fra di loro. Lo studio di questi principii è affidato: a due commissioni finanziarie, la commissione per le riparazioni, e la commissione di finanza propriamente detta; alla commissione economica; alla commissione per l’internazionalizzazione dei trasporti; alla commissione di legislazione internazionale del lavoro. Di tutto ciò oggi esiste solo l’impalcatura, ed è già meraviglioso che sia stata formata in due sole settimane. Ora bisognerà por mano ai diversi edifici, da armonizzare in una colossale unica costruzione. Vi devono lavorare circa duemila esperti, la maggior parte specialisti, ciascuno dei quali ha ormai il suo compito assegnato. Per ogni questione si affacceranno tante soluzioni quanti saranno gli interessi in gioco. Chi li armonizzerà? Il compito è immane, quale nessuna accolta di uomini ha finora affrontato nella storia del mondo. Per ora le gerarchie sono in istato rudimentale; si sa solo che c’è un tribunale supremo — i Big Ten — che decide; e che in caso di disaccordo la parola più autorevole la porta Wilson, che dovrebbe impersonare lo spirito della pace giusta e duratura, poiché ne è il messia. Lo è talmente che vorrebbe considerare come non esistenti tutti i trattati conchiusi fra le nazioni alleate, compresi i trattati pei quali esse sono entrate in guerra, come il trattato di Londra, e prendere la decisione sui nuovi confini in base ai nuovi principii. Tale procedura è invocata da taluni per dare alla Jugoslavia non solo la Dalmazia, ma anche Fiume, l’Istria, Trieste, Gorizia e tutta la riva sinistra dell’I-