[19.v1.19] Progetto americano di finanziamento 657 private americane per discutere il loro progetto di finanziamento generale. Sono presenti anche i capi delle maggiori banche italiane. Lamont vede chiaramente che in mancanza di accordi finanziari scoppierà una grave crisi in Europa. I cambi andranno alle stelle. Egli ha dunque progettato accordi fra banchieri americani e banchieri europei e intende cominciare, per amicizia verso l’Italia, che vede tanto ingiustamente trattata, con un accordo italo-americano. Ho già il consenso di Stringher, che è venuto qui recentemente e che ha pure parlato con Lamont. Si fissano dunque i dettagli da sottoporre a Wilson. Si devono creare due consorzi bancari, uno americano e uno italiano, in istretto contatto fra loro e controllati dai rispettivi Governi. Speriamo che Wilson approvi, perché finora la tesoreria di Washington ci ha sempre bocciato le proposte analoghe, da quando noi ed i francesi le abbiamo presentate, subito dopo l’armistizio. 19 Giugno. Ho lavorato tutto il giorno in ufficio e poi nel comitato finanziario. Alle 17 è arrivata come un fulmine la notizia della caduta del ministero Orlando. Ha avuto alla Camera, dopo brevissima discussione, 259 voti contrari e soltanto 78 favorevoli. Mi aspettavo la sconfitta, ma non cosi pronta, né cosi umiliante. Né ieri né oggi si è radunato il Consiglio Supremo dei Quattro. La delegazione austriaca ha inviato alla conferenza le proprie controproposte. 20 Giugno. L’on. Orlando è stato accolto malissimo dalla Camera. Il suo discorso è stato infelice come non mai, e continua- 42.