alacremente avanti nel territorio di Gallesano. Altri avanzi di tempi romani vennero alla luce, vale a dire frammenti architettonici : un capitello con foglie d’acanto, molto bene scolpito e conservato, un pezzo di cornice semplice in forma di un prisma rettangolare con fascia in alto rilievo e un blocco di pietra calcarea modellato a cornice con le sue gole, listelli, toro e gocciolatoio, un acroterio di fine fattura con foglie e rose, una pietra sepolcrale, frammenti di pavimentazione a mosaico formata da pietruzze bianche ed infine un frammento di vaso di pietra di forma circolare. A tre chilometri circa da Santa Domenica, il terreno presentava delle rigonfiature elevantesi per metri 0,90 sul piano della campagna. Furono spianate, e sotto, nell’agosto del 1906, si è rinvenuto un capitello avente sulla fronte foglie di acanto aperte e da ogni lato una inquadratura di vari listelli, che accoglie un rosettone con petali grandi e piccoli che girano attorno al bottone centrale. 11 capitello posava su di un avanzo architettonico a cornice rovesciata. Così il lavoro della piattaforma stradale giunse nel 1906 fino allo intersecamento della strada che da Gallesano conduce a Fasana e questa forma in quel punto un crocevia. Prima di giungere al bosco di Gallesano e presso allo stesso nella vasta pianura del nostro Prostimo si incontrano tratto tratto, or di qua or di là dei cumuli di terra frammista a pietra di costruzione, laterizi e cocci, avanzi non dubbi di fabbricati, tantoché i nostri agricoltori li chiamano casali per intendere resti ed ubica zione di luoghi già abitati nei secoli decorsi. Poco materiale storico fu rinvenuto lungo la strada Romana, ma è chiaro il ritenere che assai più se ne sarebbe potuto trovare se quei lavori avessero richiesto un escavo più profondo, tanto è vero che in alcune località il terreno fu appena smosso per risparmiare il piano vecchio stradale, ben poco elevato sulla campagna 214