d’attorno. Da un coperchio di stelle scende un raggio sulla testa del Santo. Sul sepolcro è scritto : BEAT (us) ANTA (antitas) LEO BEMB. sopra : QUALITER CORPUS........... LEONIS BEMBO FUIT JN ARCA SUB PORTICU.....PBES..... LAVRENTII CIRCA MCCVII FUIT REPERTUM. Nella sezione seconda a sinistra : Una cieca che dalla iscrizione si deduce che è Caterina fdia Gabrielis de Ronconelli, giacente, con gli occhi spenti, sovra un letto con coperta rossa a larghe striscie nere a serpentina viene risanata per la virtù taumaturga del Santo che le sta vicino con 1’ aureola in capo. Più in qua, mutandosi la scena, c’ è la madre e la fanciulla già veggente. La madre con la destra sospesa in atto di ringraziamento della grazia ottenuta, e con la sinistra porta una fiasca. L” abito della madre è di color prugna, quello della figlia, cremisi-rosa. Nella sezione seconda a destra : Una bambina che giace moribonda sopra una cuna è guarita in un istante. La scena è divisa in due parti : nella prima la fanciulla sta appoggiata sopra un cuscino sulla cuna, la madre le porge una medicina. Un’ altra donna viene con una boccetta. Fuori dello sfondo a destra, c’è la madre che stringe al seno la bambina già risanata ; 1’ altra donna si china su lei piena di meraviglia. Gli abiti sono oscuri e rosa. Si legge : QUALITER PUELLA INFIRMA VOVITUR BEATO LEONI CUIUS MERITIS IAM RESTITUITUR SANA ANNO..... Dice il Dottor Morassi : “ Questi miracoli avvennero negli anni 1207, 1218, 1221, dopo che il Santo, trasportato dal sottoportico nell’ interno della chiesa di San Sebastiano, già era stato innalzato agli onori degli altari “. La tavola del dipinto descritto misura 168 cm. in