tatte. L’unico cambiamento fu che al Podestà si sostituì un tribunale composto da un dirigente, due assessori ed un cancelliere. Lo statuto municipale e il civile consiglio rimasero così fino al 1807, anno in cui subentrò il governo italo-francese. Furono quindi fatte subito delle innovazioni radicali. Venne eletta una municipalità, composta di un podestà, quattro Savi, un segretario ed un protocollista. Il Consiglio Comunale era composto di 30 persone fra i possidenti più accreditati. La municipalità ed il Consiglio avevano 1’ amministrazione del Comune, la conservazione integrale della proprietà, il possesso di tutte le sue rendite e delle realità urbane e campestri. Ritornato nel 1813 il governo austriaco, S. E. il generale conte Nugent dichiarò soppresso il governo italo-francese, ripristinò 1’ antica amministrazione richiamando al loro posto tutti gli impiegati viventi. Ma nell’ anno seguente cessò la costituzione e l’amministrazione instaurata dalla Repubblica Veneta ed entrò in vigore 1’ ordinamento austriaco. In luogo del Podestà fu costituito un imperiale regio Cassiere distrettuale e poi si ritornò nuovamente al Podestà coadiuvato da due delegati, i quali insieme amministravano il Comune sotto la tutela del Capitano Distrettuale residente prima a Capodistria e poi a Pa-renzo, il quale gerarchicamente era subordinato al Capitano Circolare. In questo modo ¡’Amministrazione era più regolare, più semplice. Le rendite venivano tenute in evidenza. Si doveva compilare un bilancio degli introiti e degli esiti dell’ anno in corso, come pure un bilancio per 1’ anno seguente. Si richiedevano le pezze d’ appoggio, I’ avanzo e il deficit di cassa e tutto doveva essere sottoposto all’ approvazione delle autorità governative. 18