primo maggio 1883. Lorenzo Crevato e Lorenzo Bilu-caglia fungevano da periti in arte. Anche le campane furono sostituite. Le due vecchie furono spedite dal porto di Fasana il 26-9-1882 col trabaccolo italiano nominato il “ Fratello della Regina“, padrone Angelo Scarpa e devono essere arrivate a Di-gnano il 30 aprile 1883, spedite da Venezia, dove dovevano venir anche benedette, ma per un malinteso non lo furono. Esse pesavano Kg. 1855 - 1278 e 833. Furono intonate in Do naturale offrendo un concerto di maestosa armonia, un complesso che dava una eccellente impressione. Sovra la prima era decorato S. Biagio Martire con lo strumento del martirio, sulla seconda S. Lorenzo e sulla terza S. Quirino Martire. Per ben 33 anni le campane S. Biagio, S. Lorenzo e S. Quirino annunziarono svariati eventi. Talvolta furono messe in movimento dalla superstizione : per preservare il paese dai capricci della folgore, per dissipare le nubi grandinifere, per allontanare la “ sionera “ (vortice) e cacciarla in mare. Venne la guerra mondiale del 1915, la tremenda guerra che distrusse quasi tutto. Per la imperterrita volontà di vittoria, l’Austria volle impiegare qualsiasi cosa purché fosse commutabile in oggetto di difesa o in materiale bellico. E non vi era ritegno : la santità della cosa non impediva la profanazione : tutto si osava. Gli edifici e le chiese che avevano la copertura di rame e di zinco venivano scoperchiate ; il paiolo del povero contadino e i rami delle cucine dovevano essere sostituiti con ferro. La medesima sorte doveva colpire anche le campane. Quelle della nostra Chiesa vennero levate il giorno 28 agosto 1916 per ingiunzione dell’ Ufficiale superiore G. Gabauer, sostituto del comando militare di Graz, al f. f. di parroco don Giovanni Toncovich di Fontane. Il peso del bronzo fu di Kg. 2799,30 ed il valore di 184