[i2.ri.i8] Carbone e avena 5i tei Astoria, di fronte all’Are de Triomphe, per assistere alla sfilata delle proprie truppe nell’Avenue des Champs Elysées. 12 Febbraio. La mattina vado da Lord Milner che mi comunica la risposta del Governo britannico alle mie richieste. Essa è favorevole per l’avena e fissa un buon quantitativo di carbone inglese, fornendo il tonnellaggio necessario. In cambio mi si chiede che l’Italia mandi altri uomini di seconda linea al fronte britannico. Telegrafo ad Orlando. La risposta del Governo francese si fa attendere. Alle 14,30 seconda conferenza finanziaria sotto la presidenza di Crosby. Molti discorsi, molte cifre, molti programmi: il lavoro è intenso. Il vero padrone della materia è Keynes, giovane fiduciario della tesoreria britannica. Non si fa nulla senza il suo consiglio. La Russia bolscevica, pur rinunciando a firmare un trattato di pace, dichiara di cessare lo stato di guerra con la Germania, l’Austria-Ungheria, la Turchia e la Bulgaria; e smobilita nello stesso tempo tutte le forze. I nemici hanno dunque trionfato ed hanno le mani totalmente libere per scagliare tutti i loro effettivi contro di noi. Domani si radunerà la Camera italiana. 13 Febbraio. Il segretario di Lord Milner mi comunica riservatamente la minuta di una lettera a Clemenceau per decidere i francesi alle assegnazioni di carbone. Wilson ha risposto a Hertling e a Czernin con un forte messaggio al Congresso. Tutta l’America è impegnata nella guerra. 14 Febbraio. Giornata di attesa per l’esito dei passi inglesi verso la Francia.