il suo territorio produce “ gran quantità di vini, di biade, d’ogli e altri frutti che servono al sostentamento dei popoli M. Anche nel secolo successivo Dignano seguì sempre la Serenissima Dominante, visse della sua migliore vita e il comune progredì nel ’700 finché dovette piegarsi al dominio di Napoleone. LEGISLAZIONE DELLA SERENISSIMA. Il Senato approva nell’interesse di Dignano la “Terminazione “ 22) di Pasquale Cicogna, capitano di Raspo concernente le discipline sopra i beni comunali della terra di Dignano, regola il possesso del Comune e quello privato contro gli usurpatori di mestiere ; stabilisce il taglio dei boschi esistenti nei Prostimi dei manzi e delle vigne come pure quelli di Cazzana, Valmajora e Sal-vella; riserva questi per il taglio del legname occorrente per la costruzione dei carri e per altri attrezzi rurali e commina pene a chi trasgredisce l’ordine. Così regola anche saggiamente 1’ uso dei pascoli per gli animali grossi e minuti e lascia il Prostimo grande, i boschi di Salvella, Cazzana e Valmajora alla comodità dei proprietari di cavalli e di somari. Nella contrada Corgnalosa e negli altri fondi spettanti al Comune sarà permesso di pascolare ogni specie di animali, tranne le capre, “ perchè col venifico morso sono tanto pregiudiziali alle piante “. In questi boschi sarà pure permesso il taglio di legna per 1’ economia domestica, non però allo scopo di commercio, anzi è con rigore proibito di tradurlo in vendita alla Marina, di bruciare le fornaci da calce e di confezionare carbone con la legna di questi se non dovessero poi i materiali ricavati venir venduti agli abitanti e ai terrazzani di Dignano. Incombeva perciò ai giudici ed ai procuratori del 11