Dopolavoro, al quale si intende cedere la cessata chiesa. Sulle origini del Convento e le vecchie sue vicende, bastano brevi cenni. Nel 1747 il signor Giacomo Marchesi cedeva in permuta al Signor Giampietro Benussi fu Francesco da Dignano due fondi, posti nella contrada suburbana “ San Rocco chiamati “ L’ Ara “ e “ la Bragiola “. Lo scopo della permutazione voluta è categorica, precisa : il signor Giampietro Benussi intende donare all’ Ordine francescano dei RR. PP. Cappuccini le due terre, che meglio di ogni altra, in quelle vicinanze, si adattano per fabbricare su quello spazio chiesa e convento “ ed ogni fabbrica occorrente per il sempre maggior culto di Dio e beneficio dell’ anima del signor donante e del popol tutto Con atto d. d. Venezia, 20 novembre 1747 la cessione veniva accettata da frate Marc’ Antonio da Bas-sano Ministro Provinciale dell’ Ordine dei frati Minori Cappuccini in Provincia di S. Antonio. Il popolo di Dignano a quest’ atto di donazione compiuta “ che altro non sospirava che il momento di avere nel suo grembo la predetta religione, onde edificarsi nelle opere di religione e di pietà “ si diede volonterosamente ad erigere i fabbricati necessari. Chi offerse denaro, chi il proprio lavoro, chi i carri e gli animali occorrenti per il trasporto del materiale, e tutti in mille modi concorsero all’ opera ed in breve tempo ebbe Dignano la gioia di avere i frati Cappuccini tanto bramati (1748). Essi durarono a Dignano per 59 anni. Per la loro opera esercitata con zelo e premura a favore del popolo di Dignano si meritarono “ la stima e 1’ amore dei buoni ed il rispetto perfino dei malvagi “. Cessato il dominio di Venezia, in conseguenza del fosco mercato di Leoben e Campoformio, subentrò nel-P Istria, quindi a Dignano, il dominio austriaco. Nel-1’ anno 1805 vi fu una nuova guerra fra 1’ Austria e la 228