E fino a oggi l’acqua mancò sempre durante l’e-state ; la pioggia raccolta in qualche bacino artificiale si consuma presto e nei mesi di luglio, agosto e settembre gli stagni, le “ lame “ sono secche, con fondo riarso ; il calore eccessivo brucia 1’ erba e le piante. Nell’ acqua sorgiva poco è da sperare. Sotto la terra rossa il suolo è formato da strati di calcare lastroide secondario e precisamente in relazione a tale natura del sottosuolo sta la mancanza d’ acqua, che appunto nei frequenti periodi di siccità rende penose le condizioni di vita della popolazione di Dignano, specie poi di quella dell’ agricoltore che deve provvederla per la famiglia e per i bisogni degli animali. Molto si è speso per la ricerca d’ acqua negli anni passati tanto dal comune quanto dai privati. La perforatrice lavorò in più punti dell’ agro lungo la strada di Fasana ma inutilmente. Qualche anno prima della guerra venne rintracciato un serbatoio d’ acqua esistente nella località campestre la Foletta, posto entro il territorio di Peroi. Dagli esperimenti di pompatura eseguiti fu calcolata acqua bastante per i bisogni del territorio di Dignano, 1’ analisi chimica diede ottimi risultati sulla purezza dell’ acqua e furono spesi molti denari per ogni accertamento. La distanza e il dislivello della fonte dal luogo ove avrebbe dovuto venir ricostruito il serbatoio (Monte Molin) per spingere 1’ acqua nelle canalizzazioni del paese, fu ritenuta una impresa troppo costosa e non consentanea alle finanze del Comune. Oggi si attende la realizzazione del progetto del-1’ acquedotto Istriano, e le speranze, fin qui ritenute chimere, si cambiano finalmente in realtà. Il progetto dell’ acquedotto Istriano è ormai passato nella sua fase conclusiva, non è involto nelle sua vacuità ma è un fatto concreto e sancito da un forte volere. Come Dignano, così i Comuni e le frazioni rurali 58