appressa al focolare per prendere tre brage, possibilmente di legno di rovere, e 1’ una dopo 1’ altra le getta nel-1’ acqua della ciotola. Se queste vengono a galla e rimangono a fior d’ acqua segno che il male è di poca gravezza, era di passaggio ; viceversa se i carboni vanno a fondo il male è grave, il sondaggio eseguito nella ciotola lo diceva causato da stregoneria. In conferma di ciò e delle altre sofferenze, i carboni erano coperti da bollicine (da granele). Come primo rimedio atto a difendere, intanto il paziente doveva bere tre sorsi di quell’ acqua, usata a spegnere i carboni ; se 1’ efficacia non era pronta si rinnovava per tre volte 1’ uso di quell’ acqua. L’ acqua rimasta doveva venir gettata contro il fuoco e non in altre parti e tale pratica seguiva in sul tramonto del sole. Chi vuol preservarsi o difendere gli altri dal mal di denti, deve invocare Santa Apollonia (9 febbraio) mediante 1’ abilità dell’ esorcismo, il quale acquisterà la potenza nel giorno del Corpus Domini. Difatti per diventare esorcista, specializzato nel mal di denti, si deve nel giorno di tal festività alzarsi prima del levar del sole, portarsi in campagna fra limidi ombrosi in cerca di una pianta delle cucurbitacee, il cocomero asinimo (ecbalium elaterium), il cui frutto maturo si stacca dal pedicello, schizzando fuori i semi. Il futuro esorcista, trovata la pianta, apre con le mani il suo stelo erbaceo, ossia “ el lo sbriga in dui “ e dentro si trova dei vermi. Egli allora prende tra il pollice e l’indice della sua mano destra uno dei vermicciuoli e lo schiaccia, ne prende un altro e poi un terzo, ripetendo così per tre volte l’operazione, pronunciando sempre le parole : “ Santa Polonia deliberò “. In questo modo si guadagna la potenza di esercitare lo scongiuro e in qualunque tempo, all’occorrenza, lo esercita su qualsiasi persona sofferente, premendo e stropicciando il dente guasto con il pollice e con l’in- 248