RESTI ANTICHI Dignano non possiede monumenti, bensì è ricca di cimeli e di resti preziosi che interessano la storia e 1’ arte di vari secoli. I numerosi castellieri che circondano P altipiano dignanese attestano che esso fin dalle lontane epoche preistoriche, durante 1’ età del bronzo e l’età del ferro, diede ricetto a fitta popolazione. All’ incontro non si conoscono traccie sicure della presenza dell’ uomo neolitico nell’ agro dignanese. Ciò dipende forse dalla mancata esplorazione delle grotte che pur esistono nella campagna. A conferma del mio asserto ricordo una bellissima accetta levigata di arenaria di tipo neolitico raccolta in una campagna di Dignano, (Tomasini). In un periodo più recente della protostoria istriana appartiene un blocco di pietra dedicato a Melesoco trovato fra i resti della chiesetta di S. Teodoro sul tenere di Carnizza. Esso, come quello di Nesazio, palesa 1’ esistenza di un culto reso a questa divinità locale. Le pietre sepolcrali disseppellite fanno fede delle vestigia romane dell’agro, mentre i vari oggetti di osso di corno di cervo, le armi di pietra lavorata, i numerosi resti di ceramica preistorica che vengono rintracciati per i campi e negli antichissimi fortilizi dimostrano che 1’ altipiano di Dignano contava abitanti nelle epoche non registrate nella storia. Già nelle immediate vicinanze di Dignano trovasi il Castelliere di Monte Molin che nei tempi anteriori all’ultima guerra mostrava ancora i massi megalitici che formavano i suoi muraglioni di cinta ; quello di San Severin, di S. Antonio e di S. Fosca, per citarne alcuni; ma il più importante del nostro Comune è quello di Monteorsino il quale, data la ricerca sistematica praticata 207