Il comportamento dei genitori serve sempre come di cardine per sentenziare le azioni dei figli. “ Talis inatre, talis fìlgia “ (Tale madre, tale figlia). “Al pir cajo poco vi dal perèr “ (La pera cade poco lungi dal pero). “ Chèi da gato van, surzi pèiglia, e se non ne pèiglia, a nu zi sò fèiglia “. Però : “ Douti i didi nu i zi cumpagni “. Se due se la intendono a dovere è il caso di dire: “ Crò cu i crovi i nu se bica mai (Corvi con corvi non si beccano). Pure le donne, spesso, son quelle che guastano 1’ armonia della casa, perciò : “ Òuna dona par caza, òuna cuca par saco. Pòvara quila caza vula che le galèine canta e ch’ai gaio tase Il movimento demografico seguiva regolarissimo, non venivano praticati metodi preventivi, che avessero a deformare le leggi della natura. La famiglia feconda di prole era magnificata, come al presente il patrio Governo soccorre e premia 1’ onesta madre prolifica ed esalta la capacità sociale e politica del popolo. Nelle famiglie, anche oggi, come allora, vengono desiderati molti figli, perchè ai campi occorrono molte braccia. “ Ogni fejo a zi oun capitai “ ma : “ In quii’ ano che se fa fiòi, nu se feila linsioi. Ouno e gnete sì parente non preoccupandosi dal “ dèi fiòi, dèi dulùri che equivale : “ Chi disse figliuoli, disse duoli **, del Giusti perchè già : “ Chèi se li fa, se li godo. Ave Marèija, grasia piena, chèi se li jò fati, se li mantegna. Chè jò la rogna se la gréto “. ... 287 ...