stampo che potevano dirsi discendenti dai coloni dell’ a-gro di Pola romana. Non eccedeva la media statura ; faccia larga e liscia senza baffi, di carattere schietto e affabile senza ostentare la sua superiorità morale, era accetto a tutti. Pochi anni addietro i più vecchi ricordavano ancora il suo aspetto bonario e tranquillo, stimavano il suo nome, orgogliosi di volerlo sempre annoverare fra i “ bumberi “ 3). * * * Per continuare i suoi studi e addentrarsi nella scienza del naturalista frequenta l’Università di Vienna 4), ove sostiene le varie prove dimostrando con le sue pubblicazioni di conoscere i segreti delle nostre piante, delle alghe e dei pesci delle nostre marine. Con questo mezzo stringe relazione coi primi scienziati d’ Europa e delle nostre regioni, è lesto a prodigare aiuti ed esperienze, mentre egli è ricambiato di gentilezze e di rispetti. A Padova, nell’ anno 1823, prese la laurea in filosofia, gli fu offerta 1’ occasione di posti onorifici in Università, ma egli preferì a stabilirsi a Trieste, ove aveva già acquistata una farmacia al Ponte rosso che tuttora sussiste. Qui ha 1’ opportunità di concentrarsi nei suoi studi : raccoglie piante per il suo erbario, già ricco di esemplari. A tale scopo gira l’Istria tutta, la Dalmazia, il Montenegro ; 5) si sofferma a Dignano, alle Brioni 6), per esplorare tutte le località campestri, tutti i Umidi ed ebbe sovente 1’ occasione di dire ai suoi concittadini che le piante che crescono nel timido di “ Calderiva “ valgono un tesoro per la medicina. Gli amatori de^ mondo scientifico ormai conoscono il suo valore per mezzo delle numerose monografie scientifiche pubblicate e delle sue relazioni nei congressi ; molti cercano di esplorare paesi in sua compagnia e fra questi non mancano baroni e principi che lo rimeritano 120