- 53 - NUDA Stamane, fanciulla, t’ho vista, di corsa come [attraversavi la strada, tenendo il salterellante tuo piccolo seno con le palme [stretto delle mani. Mostrami dunque; non osi? Sono ahimè le tue palme [ignude ! E t’ho rivista nell’ora del meriggio, di fronte qui dal [piano, come leggevi in segreto la lettera mia e premevi sul [vetro della finestra la fronte, perchè la tua febbre calmasse. Mostrami dunque; non osi? Ahimè la cara tua fronte è [nuda! Ed ora è sera. Oh voi mie parole, che tutto denudate, [corrotte ! Or converrebbe che su tirassi la gonna con le tue mani e l’alzassi poi tanto, per coprirti, sino alla fronte. Ma tu, bambina, con i tuoi denti di sorcio solo ti [mordi le labbra, un attimo ancora, e gli occhi ti sono di lagrime [pieni, e già non sai, che l’umida tua bocca è nuda, e nudi gli umidi tuoi occhi.