Il dottor Cleva non diede alle stampe nemmeno il discorso su Dignano da lui tenuto all9 inaugurazione del palazzo comunale e lo mandò invece ad aumentare un tesoro di memorie scritte da lui e custodite gelosamente con la speranza in core di poterle un giorno riordinare : la speranza svanì. CANONICI E PARROCI Riguardo al Capitolo Collegiale dei Canonici di Dignano non si hanno notizie certe, ma da un decreto del Pontefice Bonifacio Vili (1294) si può dedurre che dopo la cattedrale di Pola la prima collegiata fosse quella di Dignano. Anzi Mons. Juras, Vescovo di Pola, si servì di sì nobile data per decorare (1790) i canonici di Dignano con 1’ almuzia, mozzetta paonazza 1). Dapprima 1’ elezione dei canonici veniva contestata fra i Vescovi di Pola e la Comunità di Dignano. Solo il 30 gennaio 1567 venne determinato che la Comunità potesse presentare tre sacerdoti dei quali il Vescovo creava il più degno a canonico. In caso di controversia, ricorrevasi alla decisione inappellabile del Patriarca di Venezia. Così pure sanzionato dal Pontefice Pio V con la Bolla datata 13 agosto 1567 ed in seguito confermata anche dal Senato veneto col decreto 10 marzo 1770. L’ antichissimo Capitolo, purtroppo, per mancanza di benefici e per povertà di rendite non poteva continuare più a lungo e fu soppresso con sovrana risoluzione il 5 agosto 1842. Don Giovanni Tromba, dottore, fu l’ultimo parroco nominato canonico e la sua morte, 10 settembre 1836, segnò così lo scioglimento del Capitolo. Non furono più nominati canonici ed il popolo 105