NOTE 1) LA PIASA VECIA Quatro veci butadi su i sgaleini i ve salouda quando i zi a la posta ma par despeto, invise, i muredèini la piera i lustra cui fundai, a posta. La pulvaro turmèinta po’ i visèini, quando che 1’ auto in Piasa fa la sosta ; ’na tenpesta de mostri, muscardèini, i curo, i sbourta - e vu ris’ ci ’na costa. I scanpa vi : mumento benedito ! — No, i se scondo, i la vido... ’sti furboin, la masa de curgnàl de Filipito. — Cu s’ inpèija, a le gnòve, i bei lanpiòin quante pera se vido zèi a brasito: cotole còurte e noudi pulpoloin. 2) La “ Villa Francesca ” che Ju dei Sotto Corona è posta nella località “ Babos ”, vecchia denominazione campestre. Prima di giungere in questo sito, s’incontra la “ Crosiera de san Domenego " (Chiesa demolita), là ove ora è la barriera ferroviaria, sulla strada campestre che conduce alla Madonna Traversa, rispettivamente al castellier “ Monte Molin ". 3) Cecon Angelo Giacomo, nato a Dignano d’Istria il 17 agosto 1830, morì il giorno 20 luglio 1873. Si ammogliò con Lucia Teresa Bassi. La sua famiglia venne a Dignano da Collina nella Carnia e si estinse in Dignano con la morte del figlio suo Antonio Angelo, nato pure a Dignano il 12 gennaio 1864, morto l’otto maggio 1883. Il paese lamenta sempre la mancanza di una targa che ricordi il benemerito cittadino, largitore delle uniche fondazioni paesane. DIGNANO - ATINIANUM L’AGRO ROMANO DI DIGNANO. Chi viaggia col vapore da Rovigno a Pola, subito dopo passate le isolette di San Giovanni in Pelago le due Sorelle le isole Palù, ancor prima di raggiungere 53