onde ottenere gli sperati, felici risultati. Quindi Angelo Cecon e Domenico Vatta, quali Camerari, vengono incaricati di accordarsi e disporre con gli amministratori della Cassa fabbrica per 1’ ordinazione delle due nuove campane, mentre i signori Girolamo Toiletti e Cristoforo de Franceschi, amministratori della Cassa fabbrica, vengono pregati di concertarsi coi Camerari per effettuare 1’ ordinazione, dando poi partecipazione alla Podesteria. Le condizioni dei tempi agevolarono molto la raccolta del denaro occorrente, così che al nostro Duomo vennero assicurate le nuove campane. Dopo alcuni mesi le campane accolte nel porto di Fasana vennero trasportate solennemente a Dignano e messe a posto per salutare l’Onnipotente divin Creatore e chiamare il popolo alla preghiera. E suonarono le seconde campane riposte sulla torre nel 1843. Salutarono ombre eroiche, ombre gioiose. Videro passare il 1848 e il 1859. Attesero e suonarono ancora : suonarono a rintocco, a gloria, a raccolta dietro le vicende. L’ idea di compiere 1’ opera del campanile nell’anno 1882 sorse dalla necessità di ampliare la cella campanaria. Si fece eseguire un progetto dal Parroco di Valle, Giovanni Deperis, il quale presentò un disegno elegantissimo con proporzioni severe, ma per ragioni di economia il disegno venne modificato e le modicazioni furono suggerite al comitato dall’ ingegnere Giovanni Sandri. Tomaso Sotto Corona, don Antonio Marchesi, Martino Furlani, Giuseppe Bettio e Domenico Bonassin formavano la commissione dirigente la fabbrica. Il giorno 8 luglio Antonio Manzutto e Giovanni Chiodina, imprenditori, si assumono di completare la costruzione del campanile entro cinque mesi verso il corrispondente importo di 7000 fiorini ed il lavoro ebbe inizio il 10 luglio 1882, dirigendo il lavoro Michele Toffetti, perito tecnico. Finito il lavoro (1-4-1883) seguì il collaudo il 183