La risposta non si fece attendere troppo, e con decreto dd. 21 settembre 1815, il governo restituiva la domanda “ non trovandola in verun modo qualificata per essere sottomessa al Dicastero Aulico, tanto meno che vi mancano i bolli prescritti Il clero secolare di Dignano, che, per le mutate condizioni dei tempi, stimava superflua la presenza di religiosi in paese, si disinteressò della faccenda, e non si curò di intervenire almeno perchè fossero mantenuti nella chiesa gli uffici del culto, come seguitava nell’Ospizio dei Conventuali della Madonna Traversa di Dignano, pure soppresso, la qual chiesa innalza ancora la sua bella facciata a conci regolari e nell’ interno mostra i suoi altari del 600, scolpiti in legno ed accoglie in diverse solennità i fedeli. Gli oggetti sacri del Convento di S. Giuseppe vennero tutti trasportati nel Duomo di S. Biagio : altare, pala e quadri ove ancora si possono vedere j). L’ Austria così continuò a tenere come bene demaniale 1’ ampio Convento e lo fece servire ad uso di ospedale militare, della Marina di guerra, ove venivano accolti di preferenza gli affetti di malattia malarica e da malattie infettive, e ai nostri giorni, appena ritirata da Dignano la guarnigione, (1889) il governo pensò di sopprimere anche l’ospedale N. 1 il che avvenne nel-F anno 1894. NOTA 1) L’ altare di San Giuseppe di legno con la pala proveniente dal convento soppresso venne allora trasportato nel duomo. In questi giorni fu demolito per essere ricostruito in marmo di Valle d’Istria, bianco avorio, con colonne nere, marmo “ Nembo del Carso ", coi capitelli di bianco Carrara. L’ altare ha ornamenti di verde antico e specchietti di breccia africana, i gradini sono neri. Tale lavoro della ditta Manden & Feiffer di Venezia viene eseguito per lascito munifico del defunto Giacomo dott. Bembo. Ualtare, abbellito dall’arte, verrà consacrato per il giorno 10 dicembre a. c. e accoglierà pure gli avanzi del corpo di San Fortunato martire. 230