viaggio suo in Italia vi abbia fatto sosta prima di arrivare a Pola, reduce da Valle, e vi fondasse il convento come fece a Valle e a Pola. Allora la chiesetta non si chiamava Madonna Traversa, ma Madonna della fontana. Poi, qualche anno dopo, la chiesetta cambiò il suo noine per circostanze miracolose. Fu sotto il Pontificato di Celestino V (Pietro d’Isernia) che la casa della B. V., scomparve da Nazareth e si portò sul colle del Tersato di Fiume (1290-94) da dove poi, un anno dopo, nuovamente scomparve. La traslazione si compi dopo una breve sosta (a Bandirola di Recanati) in un bosco di lauri sul colle di Laureto. Nel viaggio miracoloso, la santa Casa sfiorò la costa orientale dell’ Istria, la Riviera liburnica, e prima di librarsi sul mare adriatico passò il territorio di Dignano, poco lontano dal mare. Attraversò la chiesetta della Madonna della fontana, e da questo volo, veduto e bene osservato dagli agricoltori che stavano nei pressi della chiesetta, a pascolare gli armenti, essa ebbe il nome di “ Madonna Traversa " che non venne più dimenticato nella costruzione posteriore del Convento e della Chiesa. Ma anche la leggenda della “ Fontana “ non è per anco svanita. Si ritiene che nei pressi dell’ Ospizio fosse stata una fonte che forniva acqua ai frati e alla popolazione di Dignano. In un tempo lontano i monaci occultarono il sito della fonte e P acqua venne dimenticata. Però nei tempi gravi di siccità il popolo ricorda ancora la leggenda, invoca 1’ acqua e la va talvolta ricercando nel sottosuolo delle campagne adiacenti. Sulla Via Pola, prima di arrivare all’inizio della strada romana, trovasi la chiesa di S. Domenica (1839) ove è la tomba di Domenico Cozzetto farmacista, 4) presso il quale praticò come alunno di farmacia il dignanese Bartolomeo Biasoletto, che divenne poi celebre botanico. Di fronte a questa chiesa parte una strada campestre carreggiabile, recentemente aperta al transito, che taglia 191