della loro nobiltà negli anni 1784, 1786, 1788 e 1829 (Giovanni Andrea). Le famiglie dalla Zonca di origine Bergamasca progrediscono sempre a Dignano, a Pola ed altrove. BARTOLOMEO BI ASOLETTO Bell’ esempio di quello che può fare la tenace volontà di un uomo, è Bartolomeo Biasoletto, scienziato di gran fama, figlio di Biagio e di Fosca Manzin, nato a Dignano addì 24 aprile 1793 da povera famiglia di agricoltori. Esiste ancora la famiglia Biasoletto sebbene suddivisa in vari rami. Non voglio parlare di lui esclusivamente come uomo di scienza o di lettere, ma lo presento nel suo carattere di fermezza e di costanza, virtù eh’ egli trasse, con la nascita, dal popolo agricoltore di Dignano, tenace e ostinato in ogni manifestazione della vita. Il popolano non manca mai di buon senso e lo manifesta in sentenze che usa spesso nei suoi discorsi, che seguono la tenacità e 1’ ostinatezza innata virtù ereditata dai Romani nel voler fare ciò che ha imparato e ciò che ha veduto a costo talvolta di cadere nel paradosso : “ Me nono jò fato cousèi e me’ i faghi cùmo me nono ". La famiglia di “ bara Biaso “ Biasoletto *) era una famiglia di agricoltori che ritraeva dal lavoro dei campi ogni cespite di rendita, non disponendo d’ altri proventi. Non ancora adolescente, il fanciullo Biasoletto viene assunto nella farmacia Cozzetti - ora Benardelli -per i lavori manuali della spezieria. Non sa leggere ancora, ma sforzandosi di leggere ed interpretare le scritte dei vasi, imparerà presto senza 117