* LXXII * 1474 il castello verso il mare fece un ponte sul fiume, e vi pose in presidio Alibei , arditissimo de’ Serviani colle sue genti. Il Generale avendo inteso 1’ assedio di Scutari, benché sapesse che il successore quivi era andato con galee ; nondimeno per non mancare in niuna parte al servizio pubblico, deliberò di andarsene quanto più tosto nell’Albania: e giunto a Corfù, trovò lettere del Senato che gli commettevano, che dovesse andar in difesa dell’Albania. Ricevuto adunque l’ordine del Senato, con Stefano Malipiero suo Proveditore andò in Albania ; e nella bocca della Bogliana ritrovò Triadano Gritti suo successore con Luigi Bembo seco lui Proveditore. Il Mocenico, benché solo, per ordine del Senato, avesse carico di tutta l’impresa ; nondimeno siccome non è ambizioso , anteponendo sempre T utilità pubblica alla sua dignità , deliberò di trattare e far ogni cosa di comun consiglio col suo successore. Avea mandato il Senato Leonardo Boldù Proveditore, uomo per lungo uso di molte cose di buon giudicio , e che avea lungo tempo praticato nell’Albania, acciocché in questa spedizione avesse cura sopra le genti da terra. I Generali mandarono lui con quattro galee a Cattaro. Cattaro è città della Dalmazia posta nel golfo de’ Risonii , piena di popolo, con un territorio ampio e molto bene abitato. Questa fu anticamente fabbricata da’Risonii, i quali per le molte guerre abbandonate le proprie città , si ridussero quivi come in luogo più sicuro. I Generali comandarono al Boldù che andasse a trovar Iuano Cernovicchio il quale signoreggiava agl’illirici abitanti presso il lago, ed era amico e confederato de’ Veneziani j e che lo persuadesse a metter in-