* V * vide Negròponte dalla terra ferma , quando ritrovò Messer 1470 Niccolò Canale Generale, il quale avendo adunate molta galee e dati gli ordini suoi, si apparecchiava di assalire ed espugnare la città ; perciocché avea egli deliberato di ten-> tar la fortuna, se in qualche modo avesse potuto ricuperar quella città perduta.. Questi vedendo la galea del Moceni* co; eh« dall’insegne conobbe sopravvenirgli il successore ; smontato subito della galea nello schifo , se ne venne al Mocenico. Quivi dappoiché si ebbero abbracciati e salutati uno còli’altro, disse il Canale: Vedete, Signor Generale, la grandezza dell’armata che io ho adunato da ogni parte, e posto all’ordine di tutte cose che fanno mestieri all’assalto della città: oltra di questo ho distribuito i luo* ghi a ciascun Sopracomito e Capitano, e ordinato bene ogni cosa ; onde potete aver gran speranza di ricuperar la città : vi rinoncio adunque il Generalato : seguite quello che ho incominciato, che senza dubbio voi acquistarete la città. Il Mocenico avendo riguardo più al ben pubblico , che alla sua propria dignità, per non parer con la sua giun* la, essendo nuovo e non sapendo i consigli del suo preces* sore, di sturbare ogni cosa, rispose: Seguite, Messer Niccolò, come avete incominciato, purché sia ciò di beneficio pubblico ; che mi averete per compagno e per cooperatore in ciascun carico che vi piacerà di impormi, purché pos-siate ricuperar la città perduta. Il Canale rispose, che non voleva far cosa alcuna essendo fuori di magistrato, e ri-noilciò il Generalato . Allora il Mocenico conobbe che il Canale avea parlato cosi piuttosto per apparenza , che di cuore, e che indarno si affaticavano all’impresa; pe ciocché le genti che il Canale avea posto in terra,, con lamorte