AL CLARISSIMO MESSER MARCANTONIO MOROSINI A MB A SCIA DORÈ DI VENEZIA PRESSO ALL’ILLUSTRISSIMO DUCA DI BORGOGNA CORIOLANO CIPPICO FELICITA' Dovendo io andar Sopracomito di una galea nell’ armata che conduceva l’Eccellentissimo Signor Pietro Mocenico felicissimo Capitano generale della Serenissima Signoria di Venezia contra Maometto Signor de’Turchi, voi mi pregaste efficacemente che io dovessi scrivere con diligenza tutto quello che si facesse in questa espedizione; affermandomi di dover avere le cose che io ne scrivessi per più vere, che alcun oracolo di Apollo. Per compiacervi adunque io ho fatto memoria di tutto quello che per lo spazio di quattro anni è stato operato dal detto General Mocenico; che tanto tempo appunto egli- stette nel Generalato, e io nel carico di Sopracomito. Perchè io vi mando questa operetta, nella quale io ho raccolto queste cose ; essendo sicuro che leggendole non meno prenderete ammirazione dell’eccellenti virtù di questo Capitano, che de’suoi valorosi gesti ; e a ragione terrete vana 1’ opinione di coloro che stimano la natura a questi tempi essere sterile, e non produr di quei valorosi uomini che già produsse ne’ tempi antichi, e ogni cosa insieme con la vecchiezza del mondo esser molto degenerata. La cui falsità chiaramente da questo si fa palese, che se presso a’ Greci e Romani molti furono grandi e illustri per le loro particolari virtù; A cosa