* XIX * cfer rinfrescamente». I soldati e le altre genti attesero alle caccie ; e mentre si prendano diverse fiere, un giovinetto di nazione e di lingua Dalmato s’incontrò in un orso di meravigliosa grandezza ; e volendolo ferir con lo spiedo t r orso schivato il colpo , andò addosso al giovine e l’abbattè in terra : il giovine senza perdersi punto di animo f gli prese con le mani ambedue le orecchie, e tenne la testa della fiera da se lontana T perchè non gli lacerasse la faccia , fin tanto che sopraggiunto un altro giovine dell’ istes-sa nazione con la spada dietro via l’uccise. Da ogni parte fu fatta grande uccisione di animali, e si empì tutta 1’ armata di cacciagione - Si stette quei giorni in festa y e la moltitudine attese al mangiare e ai bere; e sopra tutti gli altri li Schiavoni , gran numero de’quali si ritrovava tra* galeotti,, cantando s’invitavano al bere: e dappoiché furono ben sazii, ognuno a gara si vantava delle cose fatte; che de’prosperi successi sogliono anco i più vili uomini gloriarsi .. In questo tempo adunati insieme i Capi delle armate consigliavano ciò che principalmente dovessero fare, e vennero tutti in opinione di assaltare con subito apparecchio Settelia città della Panfiliala quale fu fabbricata da Aitalo Filadelfo, sperando che se l’assalissero di repente e all’ improvviso, senza artiglierie e senza ruina delle mura avriano potuto' acquistarla. E* Settelia la maggior città di marina che sia in tutta la provincia dell’Asia,, con un porto fortificato da ambedue le parti con molte torri e serrato di catena ; onde da’mercanti Egizii e Soriani vien frequentata , ed è un mercato comune di tutta quella provincia . Il Generale adunque chiamati a se i Sopracomiti, co- C z mandât