♦ III * LIBRO PRIMO Essendo venuta nuova in Venezia che Maometto Signor 1470 de’ Turchi con grandissimo esercito e armata per terra e per mare era andato all’ impresa dell’ isola di Negroponte , e in pochi giorni avea preso la citta (1), e che tutte le isole e citta della Grecia ispaurite dalla grandezza dell’ esercito suo, non nel valore, ma nella fuga avean posto la lor speranza; perciocché l’armata del Turco era al numero di trecento vele, e 1” esercito per terra passava il numero di centoventimille soldati ; la Città. piena di timore, considerando lo stato delle cose, cominciò a diffidarsi quasi della propria salute. Furono allora ordinate solenni processioni e fatte orazioni in pubblico e in privato per la conservazione della Repubblica : il Senato spesse volte si riduceva : trattavansi diverse opinioni. Finalmente vedendosi che niuna cosa era più a proposito, che far eiezione di un valoroso Capitano, il quale e con la sua autorità sollevasse e sostentasse gli animi già caduti e indeboliti de’ confederati e de’sudditi, e con fortezza d’animo andasse ad op- (1) La presa di Negroponte a’Veneziani fatta da Meemet II, eh’ era alla testa iteli’ esercito, seguì l’anno 1470 addì 12 Luglio: del qual avvenimento particolari notizie rispetto a’Veneziani si possono leggere nelle Vite de’Dosi scritte da Marino Sanudo nel tomo XXII OD degli Scrittori delle cose d’Italia raccolti dal Muratori pag. ii^o» A z