* X * 1472 chesca. L’isola di Lenno ha due castelli, Paleocàstro e Co* eino . Cocino conquassato dal terremoto, era tutto rovinato. Una gran parte ancora delle mura e delle torri di Paleocastro era caduta ; le quali il Generale fece rifare con gran diligenza, e vi pose dentro buon presidio di soldati , eh’ egli avea condotto dalla Morea : e ordinato bene ogni cosa, a Modone se ne tornò. Mentre che quivi con diligenza egli attendeva a riconciar le galee, furono eletti a Venezia Stefano Malipiero e Vettor Soranzo Proveditori dell’armata, uomini di grande autorità per le cose fatte dentro e fuori della Città ; i quali avendo accettato, se ne montarono in galea, e senza indugio se ne vennero a trovare il Generale. Quivi consigliatisi insieme, di comune consenso deliberarono di torre per ogni galea, oltre i soldati, dieci cavalli. Perciocché i Veneziani per tutte le città della Morea che sono sotto il loro dominio tengono al loro soldo molti Albanesi a cavallo, i quali con nome Greco si dimandano Stradioti, uomini di gran cuore e da far ogni grande impresa: i quali con subite correrie han cosi guasta quella parte della Morea che si ritrova sotto il Turco, che quasi l’hanno diserta e ridotta in solitudine. Questa gente è per natura molto rapace, e più atta alle correrie , che alle battaglie. Usano targa, spada , e lancia ; pochi corsaletto ; gli altri si vestono di una corazza di bombagio che li difende dalle percosse dell’inimico. Più valorosi di tutti gli altri son quei di Napoli; la qual è .città della Morea nel territorio degli Argivi. Quivi il Generale insieme coi Proveditori e tutto il resto dell’armata se ne vennero: tolsero i cavalli sulle galee, e se ne andarono con tutte le forze a depredare e dar il guasto a tutte