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egli speranza, avendo ridotta nella sua signoria l’Albania, 1474 eoli’ esempio di Alessandro e di Pirro Regi degli Epiroti,
<li passar coll’ armata il Golfo Adriatico ; e, quel che essi con poche forze non fur atti a fare, egli con gagliardissima armata e con grossissimo esercito insignorirsi dell’Italia. Diede adunque l’impresa di espugnar Scutari a Solimano Bassa della Romania. Costui fu già preso nella Panno-nia inferiore, che al presente si chiama Bossina, molto giovinetto; il quale essendo di rara bellezza, fu donato al Signore, e da lui fatto eunuco, e poi tenuto a’suoi piaceri . L’ anno passato poi essendo già pervenuto all’ età virile, fu da lui eletto al sommo magistrato di Bassà, in luogo di quello che era mono nella giornata col Re di Persia: e al presente gli avea dato otto mille Giannizzeri della sua truppa e cento maestri da fondere e adoperare le artiglierie. Egli fatto comandamento a tutti li San^achi delle provincie che son di qua dallo Stretto di Gallipoli sotto il dominio del Turco, che dovessero venir a trovarlo con le lor genti ; fece preparare cinquecento cameli per con-dur il metallo da fondere le artiglierie. Preparate queste cose, egli si mosse con tutto l’esercito, e passando prima per la Macedonia, poi per il paese de’Serviani, venne in Albania ; e con la moltitudine delle sue genti occupò tutti i campi d’intorno a Scutari. Quivi fatta la rassegna delle sue genti, trovò che avea nell’esercito ottantamille persone . Distribuiti adunque i luoghi a ciascuno, comandò che la terra si assediasse d’ogni parte; e ordinò che con ogni diligenza si facesse guardia che alcuno non uscisse, nè entrasse nella terra. I maestri attesero a fondere le artiglierie- Il Bassà fatti tagliar de’legnami nel bosco vicino, tra
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