* II * cosa si dovrà dire del General Mocenico , nel quale la natura benigna tutte le sue grazie ha compartito ? Lascio la nobiltà della famiglia, l’aspetto grave e pieno di regia dignità, la prontezza del parlare, e tutte le altre doti della natura: ma non lascierò già quel che è proprio dell’uomo. Perciocché egli è di costumi incorrotti, di una vita santa, magnanimo nella guerra, clemente verso de’vinti, severo e aspro contra i rubelli, piacevole co’ sudditi , e verso tutti pien di giustizia ; continente nelle cose altrui, e liberal delle sue, e tale che facilmente lascia e disprezza tutte le dilicatezze e piaceri. Non si dee egli adunque ragionevolmente non solo agguagliare, ma anteporlo agli antichi Capitani e Imperatori ? e aver obbligo a questi tempi, che ne han donato cosi grande uomo? E perchè sogliono i pittori tenersi dinanzi qualche rara opera di uomo eccellente o di scultura o di pittura, per poter essi divenir tali, quali, furono i loro autori ; cosi vi consiglio io voler imitare i costumi e la vita di questo ottimo Imperatore e chiarissimo Prencipe e Capitano ; acciocché essendovi adornato delle sue rare virtù , possiate poi conseguire nella vostra patria gli onori e le dignità, e finalmente il Pren-cipato istesso .