194 Abbiamo anche un altro scrittore « popolare », il sig. Pogosskij. Egli, veramente, scrive a preferenza per i soldati. Ma di lui abbiamo intenzione di parlare a parte. Il sig. Pogosskij è un fenomeno abbastanza eccezionale nella nostra « letteratura popolare ». Dei rimanenti libercoli per il « popolo » si può dire, che si possono contare a decine, ma non si può dire una sola parola buona intorno ad essi. Essi ci danno testimonianza di una cosa sola: del bisogno straordinario di libri di lettura per il popolo; ma di questo fa testimonianza anche il « Citalnik », e per ciò passiamo ad esso senz’ altro. Il « Citalnik » non è un libro, ma un progetto di libro di lettura popolare, composto dal sig. Scer-bina e presentato al pubblico nel « Diario patrio » del febbraio di questo anno 1861. L’articolo è infoiato : « Un Saggio di libro per il popolo ». Le opinioni dell’autore, il complesso del suo progetto, perfino il tono del suo articolo, tutto ciò ci è sembrato molto notevole, prima di tutto perchè, per quanto ci ricordiamo, non abbiamo avuto in questo genere nulla di meglio del suo progetto. Il « diario patrio » osserva che il « Saggio » del sig. Scerbina e 1’ esame di questo saggio nella liere. Come storico egli rappresentò tra gli slavofili e panslavisti la corrente « normanna », secondo la cui teoria, combattuta dal Yenelin e dai suoi discepoli Saveliev-Rostislavic e Morochin, i Variaghi sarebbero discesi dai Normanni. Sul Pogodin esiste una opera fondamentale in 16 volumi, che è preziosa per lo studio di tutto il periodo in cui egli visse e lavorò: «Zisn i trudy M. P. Pogodina » di Nicola Barsukov. Pietroburgo 1888 e segg. N. d. T.