107 prepara ad uscire nel campo dell’attività sociale, si sono venute formando, se non basandosi direttamente sull’organizzazione della gleba, certo sotto la sua influenza. Il principio della servitù della gleba era stato legittimato ed accettato dallo Stato. Adesso questo principio è respinto ; vuol dire che le concezioni e le esigenze che da esso sono state prodotte e coltivate, trovano un accusa in ciò che prima serviva loro da muro di cinta. Adesso il compito della letteratura è di perseguitare gli avanzi della servitù della gleba nella vita sociale e di finire di uccidere i concetti da essa generati. Marco Vovciok nei suoi racconti semplici e veritieri, appare come il primo capace lottatore in questa carriera. Nei suoi ultimi racconti egli non si sforza neppure più come nei racconti precedenti, di rappresentare davanti a noi prevalentemente ciò che di solito è detto 1’ abuso di potere del proprietario. Come si può discutere di abusi in ciò che è cattivo di per sé? Cosa c’è da dire di certi fenomeni la cui causa era, è vero, la servitù della gleba, ma dei quali essa poteva fare qualche volta anche a meno ! No, l’autore esamina la situazione normale del contadino presso il proprietario, che non abusa del suo diritto, e ci dipinge con dolcezza, senza collera, senza amarezza, questa situazione. E da questi schizzi, nei quali chiunque abbia avuto a che fare almeno un poco col popolo russo riconoscerà i tratti noti, da questi schizzi sorge davanti a noi il carattere del popolo russo, che ha conservato i suoi elementi fondamentali pur in mezzo a tante condizioni che tolgono ogni personalità e