88 Questa teoria avrebbe potuto portare addirittura a questo, che nel 1812, quando tutto ciò che esisteva di russo era invasato dall’idea della salvezza della patria, si sarebbero potuti trovare dei letterati e dei poeti pei quali sarebbe stato molto più conveniente di occuparsi — diciamo così, per esempio, dell’antologia greca. Nel gruppo artistico-let-terario, di cui parla il sig. Panaiev agivano proprio così : non si occupavano di questioni sociali. Uno dei più eminenti membri di questo gruppo non faceva altro che scrivere drammi sulla vita dei pittori italiani. Diamo qui ancora un’ altro esempio : trasportiamoci nel secolo diciottesimo, e precisamente nel giorno del terremoto di Lisbona. La metà degli abitanti di Lisbona perisce ; le case crollano e si sprofondano; tutte le ricchezze vanno perdute; ognuno, fra quelli che sono rimasti vivi, ha perduto qualche cosa; o i propri beni o la famiglia. Gli abitanti corrono urtandosi per le strade, invasi dalla disperazione, sbalorditi, impazziti dal terrore. A Lisbona in questo momento vive un certo noto poeta portoghese. Il giorno dopo esce il numero del » Mercurio » di Lisbona (allora i giornali si stampavano sempre con questo titolo). Il giornale, pubblicato in un simile momento eccita perfino una certa curiosità negli infelici abitanti di Lisbona, ad onta, che in questo momento essi abbiano ben altro da pensare che al giornale; sperano che il giornale sia uscito apposta per dare qualche notizia sui morti, sugli scomparsi ecc. ecc. E ad un tratto — nel punto più importante del