232 popolare?) nella sua mescolanza con lo slavo ecclesiastico, rispettato dal popolo ». A che scopo? Perchè la lingua ecclesiastica slava deve essere più cara al popolo? Forse perchè è più incomprensibile? Ma il sig. Scerbina osserva: « Questo genere di materia del libro, è capace di educare il popolo sul terreno positivo originario della sua nazionalità e della sua storia, sviluppandolo e dirigendolo sanamente e organica-mente, il che, disgraziatamente, manca anche a noi, illuminati perfino dal sole dell’occidente». Ecco, dunque, è proprio così ; voi, volete raggiungere tutto d’un colpo, solo col vostro « Cital-nik » : e l’educazione, e l’istruzione, e lo sviluppo del popolo, tutte queste cose solo col vostro libro. Voi non lo componete dunque col semplice scopo di dare una piacevole ed utile lettura al popolo. No, voi volete d’un colpo raggiungere quasi l’istruzione universitaria. Noi non vi calunniamo : è una cosa che salta agli occhi da sè : altrimenti voi non sareste così meticolosi, non inventereste tutti questi legami logici, perchè una cosa derivi dall’ altra e da questa ne derivi una terza. Non avreste paura che il popolo leggesse un articolo prima di un altro. No, per simile scopo non si compongono dei libri di lettura, e il desiderio assoluto di raggiungere questo scopo involontariamente dà al vostro libro un’ impronta di pedanteria, vi aggiunge confusione, e quel che più importa, una insopportabile aridità. Noi non siamo affatto contrarii alle vostre aspirazioni; noi ci entusiasmiamo sinceramente della