256 pende dal «caso», aggiunge il sig. Scerbina: « qualche volta il popolo stesso non s’imbatterà nel libro che più risponde al suo gusto e alle sue esigenze. Questi casi possono derivare direttamente dalle misure indicate sopra da noi e presentarsi incomparabilmente più spesso ». No, sig. Scerbina, rispondiamo noi. Da misure simili a quelle che proponete voi, non verrà fuori nulla. Soltanto, forse ne verrà meno il credito del libro. Senza l’amministrazione, voi non potete fare un passo 1 Per rendere gradito al popolo il vostro libro, ricorrete perfino all’amministrazione. Ma come pensate voi la cosa, da che vuole dipendere il fatto, che un libro piaccia al popolo? » Deve pure esserci qualche cosa nella » Maomettana » dal momento che piace e si diffonde. Voi l’attribuite al fatto, che è scritta in uno stile elevato e sentimentale, che tocca il cuore del popolo ed è di suo gusto. In questo c’ è un minuscolo grano di verità. Realmente lo stile elevato e sentimentale può piacere, perchè racchiude in sè e riveste di sè una realtà, per quanto impossibile, per quanto insensata, tuttavia del tutto opposta alla noiosa e penosa realtà quotidiana del popolano. Ma non è tutto ; siamo ben lontani dal trovare in ciò la sua vera ragione. La più importante, la prima ragione, secondo noi, è che quel libro non è più dei signori, oppure ha cessato di essere dei signori. Può darsi benissimo, che l’autore l’abbia scritto e destinato, nella sua semplicità, alla più alta società. Ma la nostra letteratura l’ha accolto con ischerno. Esso fu pubblicato