292 tirate ; ma non è il caso di giudicarle (per non allungare troppo il mio articolo, s’intende). Tanto più strano è per noi in quanto che voi stessi sapevate, che queste tirate non sarebbero state giudicate e non vi sarebbero state fatte obiezioni. Ma nonostante ciò, vi siete lasciato trascinare e avete giudicato fino in fondo. E in che modo avete giudicato, con quale processo! Voi stessi avete confessato, cominciando a giudicare, che avreste parlato soltanto di uno lato, avreste ascoltato un solo accusato. In quale tribunale si ascolta una soltanto delle parti ? E voi avete ascoltato, e per di più avete presala decisione, cioè avete condannato una parte. Credete di aver fatto bene ? Lasciamo alla vostra coscienza di giudicarlo. Si trattava, è vero, della letteratura russa. La cosa non è tanto importante. Ma se si fosse trattato di qualcosa di più importante ? Credete pure, questo non è un buon metodo. Dei brutti « Giorni *> ci promettete per l’avvenire. Noi pensavamo di accogliere con simpatia la vostra rivista, ma voi siete capaci di spegnere qualsiasi simpatia, Ecco ancora qualche altra cosa. È apparso nel 4° numero del vostro giornale un certo corrispondente N. B. Egli scrive intorno ai contadini. È diffìcile immaginarsi qualche cosa di più limitato e presuntuoso delle opinioni del signor N. B. Il redattore del Giorno » si dà da fare per lui in modo cortesissimo per tutto l’articolo, gli fa obiezioni ad ogni istante; lo assicura che là, dove il signor N. B. vede soltanto le sciocchezze, la stupidaggine e l’ignoranza del contadino, non soltanto non si tratta di