12 verà con tono condiscendente, che era un poeta non privo di doti, in tutto e per tutto nazionale e che imitava con successo Andrea Chénier e Mme Deshoulières ; loderà Lomonossov (1) e parlerà con un certo successo di Deriavin (2) e noterà che egli è stato uno scrittore di favole, non senza talento, che imitava La Fontaine, e con speciale simpatia dirà qualche parola di Krylov (3), giovane scrittore, rapito alla vita prematuramente (seguirà la biografìa) e che imitava con successo i romanzi di Alessandro Dumas. (4) Dopo di che il nostro viaggiatore dirà addio a Mosca e, continuando il suo viaggio, si estasierà per le troike russe e comparirà, alla fine, in qualche luogo del Caucaso, dove insieme a dei soldati russi, combatterà con- nella letteratura russa », R. Ricciardi ed. 1921, nella cui appendice si trova anche un elenco delle opere di Puskin tradotte in italiano. N. d. T. (1) Lomonossov, una delle più eminenti e caratteristiche figure russe della seconda metà del secolo XVIII (1712-1765): fisico, geografo, mineralogista, grammatico. « Lomonossov era in sè un’Uni-versità » disse di lui Puskin e nell’elogio non c’è ombra d’esagerazione. N. d. T. (2) Derzavin (1743-1816) poeta laureatus di Caterina II, non senza un certo gusto poetico, che lo salvò dall’ essere un volgare adulatore e niente altro. Alcune sue odi: «Ode a Dio», «La cascata», si leggono ancor oggi volentieri. N. d. T. (8) Del grande favolista russo (1768-1844) non è necessario parlare al lettore italiano, al quale esso è già noto attraverso buone traduzioni, tra cui citiamo quella del Verdinois (Edizione Son-zogno) e quella del Norsa (traduzione completa in prosa (Edizione Sandron). Una nuova edizione russa di tutte le favole, con un interessante introduzione e note del Ljazkv è uscita recentemente a Stoccolma (Edizione «Sjevernye Oghni »). (4) È inutile avvertire che 1* elenco fatto da Dostojevskij serve a testimoniare dell’ignoranza degli scrittori francesi a cui egli si riferisce. N. d. T.