135 che è armonico, il desiderio della calma, e la bellezza è ciò che gli dà l’armonia e la calma. Quando l’uomo trova quello che vuole ottenere, allora per un po’ di tempo gli sembra che la vita si rallenti ; noi abbiamo visto perfino dei casi in cui l’uomo, raggiunto l’ideale dei propri desideri, non sapendo più a che cosa aspirare, soddisfatto fino alla gola, cadeva in una certa malinconia, creava un altro ideale alla propria vita, e per l’esagerata sazietà non solo non apprezzava ciò di cui godeva, ma coscientemente deviava dalla via diretta, eccitando in sè gusti estranei, nocivi, disarmonici, qualche volta mostruosi, perdendo ogni tatto, perdendo la capacità di intuire la sana bellezza artistica ed esigendo in suo luogo delle cose d’ eccezione. Perciò la bellezza è inerente a tutto ciò che è sano, che cioè vive più intensamente ed è un bisogno indispensabile dell’organismo umano. Essa è l’armonia ; in essa è il pegno del riposo ; in essa si incarnano gli ideali dell’uomo e dell’umanità. Ma permettete, ci si dirà: di quali ideali parlate ? Noi vogliamo la realtà, la vita, il soffio della vita. Da noi. per esempio, tutta la società è occupata nella soluzione di qualche questione contemporanea, essa tende verso la soluzione di essa, verso l’ideale che essa stessa si è posta. A questo ideale debbono tendere anche i poeti. Invece di incarnare e illuminare alla società questo ideale, voi ad un tratto ci cantate « Diana-cacciatrice » o « Laura al pianoforte *. Tutto ciò è inconfutabilmente giusto. Ma prima di rispondere a questa obiezione,