— 24 - ULTIME NAVI Era mare libero e fido l’anima mia; non lo meritavo invero, che divenisse mare stanco, senz’onde, morto, perchè ragione avevo, sì avevo ragione. Era libero mare ad ogni bandiera, e la barca da salvamento sempre sul mio mare giungeva a riva. Ora il perfido fato così non vuole. Ma solcano il mare lottando due navi ancora, si appostano e corronsi dietro, lacere hanno le bandiere e consunte, e sono la stanca paura e il fatuo ribrezzo. Ma ribrezzo di che, paura di che cosa, ed anche vivere perchè? Colerò anche queste due navi a fondo, e darò l’anima mia a Colui che tutto cela. Mistero, Fato, Iddio, tormento non mi diano questi molti nulla: ormai è morto il fido mio mare, e salso sbadiglia e freddo l’occhio suo stanco.