126 vita contadinesca, veramente, come assicura il sig.—bov, non credano che il contadino desideri di ottenere la libertà. Un racconto simile persuaderà almeno qualcuno di loro, del loro errore? “ È inverosimile ! » Si metteranno a gridare essi... ma ascoltiamo il sig.—bov. « Fantasia 1 Idillio ! Sogni del secolo d’oro 1 » — gridarono dopo questo racconto le persone pratiche dalle idee umanitarie, ma con una segreta simpatia per la servitù della gleba. Dove si è visto mai che in una semplice natura di contadino si sia a tal grado sviluppata la coscienza dell’ individualità ? Se anche qualche volta si è verificato qualche cosa di simile, si è trattato certamente di casi eccezionali prodotti da circostanze particolari... Il racconto « Mascia » non rappresenta affatto un quadro della vita russa, ma semplice-mente una fantasia posta fra le nuvole. Il tipo descritto dall’autore non è quello di una semplice donna russa, ma un tipo eccezionale, e perciò il suo racconto è falso e privo di qualità artistiche. Tra le esigenze dell’arte c’è l’incarnazione ecc. ecc. “ Qui gli egregi oratori si abbandonarono ai loro ragionamenti sull’arte, e si sentirono a loro agio. « Ma alle persone non interessate non venne neppure in testa di fare obiezioni alla naturalezza del fatto, raccontato in « Mascia ». Al contrario, esso appariva normale a chiunque conoscesse la vita dei contadini. In fatti, è mai possibile negare nel contadino l’esistenza di ciò che noi consideriamo come attributo necessario del senso umano in ogni uomo ? Sarebbe veramente troppo.