34 si converrà almeno che nel carattere russo si osserva una spiccata differenza dal carattere europeo, una spiccata particolarità, che in esso prevale una capacità altamente sintetica, una capacità di riconciliazione universale, di universale umanità. Nel Russo non c’è l’angolosità, l’impenetrabilità, l’inflessibilità europea. Egli si adatta a tutte le forme della vita. Egli simpatizza con tutto ciò che è umano, al di là delle diversità di nazionalità, di sangue e di terra. Egli trova e immediatamente ammette la ragionevolezza di tutto ciò in cui sia almeno un poco di interesse umano nel senso universale. È in lui l’istinto di una umanità universale. Egli indovina istintivamente il tratto umano-universale anche nelle più acute caratteristiche degli altri popoli. Immediatamente le accorda, le riconcilia nella sua idea, dà loro posto nelle sue concezioni, e spesso trova un punto di contatto e di conciliazione in idee completamente opposte e rivali di due diverse nazionalità europee, in idee, che di per sè, a casa propria, non hanno trovato finora il modo di conciliarsi fra loro e forse mai lo troveranno. Nello stesso tempo nel Russo si osserva una spiccatissima capacità ad esercitare la più imparziale critica anche su se stesso, ad un imparziale con cezione di se medesimo, e la mancanza di qualsiasi traccia di quella auto-esaltazione così nociva alla libertà dell’azione. Si capisce che noi parliamo del Russo in generale, collettivamente, intendendo tutta la nazione. Anche per le sue attitudini fìsiche il Russo è diverso dall’ Europeo. Il Russo