251 nel popolo » dimostrano che voi considerate come buono soltanto un mezzo di diffusione : quello della diffusione obbligatoria, fatta quasi per forza, che è, per lo meno, fuori luogo, cioè decisamente peggiore di tutti i possibili mezzi di diffusione. In questo modo non farete niente. È stato già provato. Meno di vent’anni fa i libri si diffondevano per mezzo delle autorità: ma il popolo li ha forse letti ? Sono diventati forse popolari? Poniamo pure che voi non siate d’accordo neppure in questo, che contesterete ciò che io dico. Ma il seguente passaggio del vostro libro, è il colmo dell’ ignoranza della realtà. Giudicate voi stesso. “ C’ è ancora un altro mezzo per ottenere una larga diffusione del « Citalnik » nel popolo, servirsi cioè dell’ amministrazione, — e più precisamente, proponendo ai capi delle <* volosti » e agli « starosti » dei villaggi, nelle amministrazioni delle volosti e dei villaggi, di acquistare, col danaro delle economie, un certo numero di copie del « Citalnik » da regalare ai contadini che sanno leggere, come ricompensa appunto per questa loro capacità. L’assegnazione del dono avrebbe luogo in un adunanzadel « mir », nel modo più patriarcale, senza controllo alcuno da parte dei superiori e senza procedure burocratiche. Est modus in rebus. « C’ è da ritenere, che se di quest’ ultima diffusione del libro fossero incaricati direttamente gli impiegati di polizia dello zemstva, certi contadini forse negherebbero di saper leggere. Ma gli anziani del villaggio debbono spiegare all’adunanza,