48 sig. Panaiev (1), e tutti e tutti. Ed ecco si è distesa, come il mare, la benefica pubblicità ; la lira di Rosenheim ha fatto sentire il suo suono, si è udita la voce compatta e gradevole del sig. Gromek, sono passati di sfuggita i fratelli Meleanti, sono spuntati come funghi gli innumerevoli X, Y e Z con lagnanze reciproche nei giornali, e nelle edizioni dell’ epoca , sono comparsi poeti e prosatori, e tutti accusatori..... poeti e prosatori che non sarebbero comparsi mai al mondo, se non fosse esistita la letteratura accusatoria. Oh, non crediate, signori europei, che noi abbiamo dimenticato Ostrovskij (2). No, il suo posto non è nella letteratura accusatoria. Noi sappiamo il suo posto. L’ abbiamo detto già più di una volta, che abbiamo fede nella sua parola e sappiamo che egli, come artista, ha indovinato ciò che noi sognavamo fin dall’ epoca dei principii demoniaci e delle autoaccuse, perfino quando leggevamo (1) I. I. Panaiev, direttore del « Contemporaneo * insieme a N. A. Nekrassov. È suo merito involontario di aver fatto conoscere la prima volta Ivan Turgheniev al pubblico russo. Dovendo riempire nel 1847 uno dei fascicoli della sua rivista, per la quale aveva poco materiale, pubblicò il racconto di Turgheniev « Chor e Kalinic ». Dal sottotitolo aggiunto al racconto dallo stesso Panaiev , « Ricordi d’ un cacciatore », derivò il titolo della famosa raccolta di racconti di Turgheniev. N. d. T. (2) Alessandro Nikolajevic Ostrovskij (1824-1886), considerato da molti critici e storici, come il più grande drammaturgo russo. La sua opera è grandiosa : sopratutto drammi e costumi. 11 più famoso dei suoi drammi è « Il temporale » ed è certamente la sua cosa migliore, tra gli altri drammi e commedie ricorderemo « Ognuno al posto suo» (o letteralmente, Non ti sedere nella slitta non tua: Nievsvoì saniniè sadìs); « Povertà non è vizio »; « Dobbiamo sbrigarcela tra di noi », « La foresta ». N. d. T.