188 dell’istruzione popolare è il primo passo di qualsiasi cultura. Una volta il « Diario Patrio » ha crudelmente riso di noi, perchè, parlando della necessità della fusione della società col principio popolare, offriamo a questa società quella medesima civiltà europea, che noi stessi neghiamo. Rispondiamo : Noi ritorniamo alla nostra terra con l’idea coscientemente vissuta ed accettata della nostra missione umano-universale. A questa idea ci ha portati la civiltà stessa, quella civiltà che noi neghiamo per noi nelle sue forme esclusivamente europee. Il nostro ritorno testimonia che la civiltà non ha potuto fare del Russo un Tedesco e che il Russo è rimasto, nonostante tutto, russo. Ma abbiamo anche avuto coscienza, che andare a-vanti da soli non potevamo: che per aiutare il nostro ulteriore sviluppo ci erano necessarie anche tutte le forze dello spirito russo. Noi portiamo alla nostra terra patria la cultura, mostriamo direttamente e francamente, a che punto siamo arrivati e che cosa essa ha fatto di noi. E poi, aspetteremo ciò che dirà la nazione tutta, dopo che avrà accettato da noi la scienza, aspetteremo per partecipare al nostro sviluppo ulteriore, allo sviluppo popolare, veramente russo, e, con le forze nuove, attinte dalla madre terra, percorrere una giusta via. La conoscenza non rigenera l’uomo : essa lo muta soltanto, ma non gli dà una sola forma, ge nerale, comune a tutti, come con una legge buro-