46 colo. Ma non abbiamo riso, In generale allora non pensavamo a ridere. Adesso è un’altra cosa. Adesso Iddio ci ha mandata la benefica pubblicità e noi ci siamo sentiti ad un tratto più allegri. Abbiamo compreso in un certo modo all’ improvviso, che di tutto questo mefistofelismo, di tutti questi principi demoniaci ci eravamo occupati troppo presto, che era ancora troppo presto per noi maledire e disprezzare se stessi, ad onta che così di recente il signor Lamanskij (1), ci abbia affermato che non siamo ancora maturi. Dio, come ci siamo offesi. Il signor Pogodin (2) venne tutto ansante di corsa da Mosca e cominciò immediatamente a consolarci pubblicamente e, si capisce, ci convinse subito (anche senza grande fatica), che noi siamo completamente maturi. Da allora siamo così orgogliosi ! Noi abbiamo Scedrin, Rosenheim (3). Ci ricordiamo la comparsa di Scedrin al « Russkij Viestnik ». Oh, allora era un tempo così giocondo, pieno di speranze ! L’ ha saputo scegliere bene Scedrin il momento per comparire! Si dice che al « Russkij Viestnik » ad un tratto aumentarono tanto gli abbonati, che non si potè più neppure contarli, non ostante che la ri- (1) V. I. Lamanskij — critico letterario , noto sopratutto per i suoi studi su Lomonossov. Sua opera principale : « Lomonossov e l’Accademia delle scienze di Pietroburgo ». N. d. T. (2) M. I. — Pogodin, notissimo storico della letteratura russa. Opere sue principali : « Note sull’antica lingua russa » (Zapiski o drevnem russkom jazykje » 1456) — Saggi su Gogol ecc. N. d. T. (3) Rosenheim —lirico dello stesso periodo di Saltykov, autore di elegie satiriche che si può dire abbiano aperto il periodo satirico moderno della letteratura russa. N. d. T.