91 poeta (anche questo non è affatto fraterno) essi si sarebbero precipitati da qualche Dottore Pan-gloss (1) per avere un saggio consiglio, e il Dottor Panglos, subito e senza grande fatica, avrebbe convinto tutti, che era stato per il meglio se essi si erano sprofondati e che, se si erano sprofondati, ciò era indubbiamente per il meglio. E nessuno avrebbe fatto a pezzi il Dottor Pangloss ; al contrario gli avrebbero dato una pensione e l’avrebbero chiamato amico dell’ umanità. Così va tutto in questo mondo. Osserviamo ancora: ammettiamo che i lisbo-niani abbiano giustiziato il loro poeta favorito, ma che la poesia, che li ha irritati tutti (pur parlando delle rose e dell’ ambra (fosse magnifica per la sua perfezione artistica. Non basta ; essi avrebbero giustiziato il poeta, ma dopo trenta, cinquantanni gli avrebbero innalzato un monumento per i suoi versi meravigliosi in generale e per la « porpora della rosa » in particolare. Vuol dire che non l’arte fu la colpevole nel giorno del terremoto di Lisbona. Il poema, per il quale hanno giustiziato il poeta, più tardi come esempio di perfezione della poesia e della lingua, porta un discreto beneficio ai lisboniani, eccitando in essi un entusiasmo estetico e un senso di bellezza, che si sparge come una benefica rugiada sulle anime della nuova generazione. Vuol dire che la colpa (1) Dott. Pangloss — un ridicolo filosofo in una favola di Voltaire [il « Candide »] che vuol dimostrare, che al mondo tutto succede per il meglio N. d. A.